Gentili colleghi riceviamo e vi inviamo la seguente lettera del dr. Mirco Grugnetti, in preparazione della assemblea Provinciale FIMP.
Lettera agli iscritti FIMP della provincia di Ancona Colleghe e colleghi, in vista della assemblea che si terrà venerdì prossimo desidero comunicarvi quanto segue. Il giorno 7 Marzo si è riunito dopo un anno il Comitato Consultivo Aziendale. In due ore e mezza si sono discusse tutte le attuali posizioni e criticità dei rispettivi ambiti e si è giunti alle seguenti decisioni: 1. Ambito di Fabriano: pubblicazione di una zona carente straordinaria a Sassoferrato 2. Ambito Jesi: nessuna pubblicazione 3. Ambito Senigallia: una pubblicazione a Senigallia e una ad Arcevia 4. Ambito Ancona : nessuna pubblicazione Ritengo utile soffermarmi sulla situazione paradigmatica della zona di Ancona : l’ambito più grande di tutta la regione Marche. Il Direttore Generale quando ha constatato il saldo negativo del rapporto ottimale (1/600 in età di esclusiva) pari a -5640 con i suoi 28 pediatri in attività, al netto cioè dei due pensionamenti (Manfredi e Galassi), prima ancora che qualcuno dei presenti si pronunciasse si è dichiarato contrario alla istituzione di ulteriori zone carenti straordinarie e ha anche aggiunto che è stato un errore istituire l’incarico provvisorio a seguito del pensionamento della dottoressa Manfredi. La parte sindacale ha completato il quadro con ulteriori dati che credo sia utile fornire anche in questa lettera: A. Nel triennio 19-21 nell’ambito di Ancona su 8 pediatri cessati sono state istituite 7 zone carenti straordinarie in loro sostituzione ad eccezione del dottor Conti che all’epoca contava 400 assistiti circa B. Nell’ambito ci sono attualmente 663 posti disponibili con 12 bandierine verdi. Inoltre diversi pediatri superano di poche unità il massimale 800. Faccio notare, in questa lettera, che questa cosa oltre a non essere mai accaduta, si è verificata nell’arco di un tempo molto breve. C. Effetto denatalità. Tanto per dare dei numeri concreti i nati e residenti del Comune di Ancona a fine 2021 erano 568 contro i 673 del 2020. A questi possiamo aggiungere i non residenti con iscrizione temporanea e che si avvalgono della deroga al massimale. D. Al netto degli effetti collaterali della pandemia COVID si tratta di un trend irreversibile in cui le entrate saranno sempre inferiori alle uscite. In Italia l’indice di fecondità nel 2020 è 1,17 per le donne italiane e 1,89 per le donne straniere. Sempre nel comune di Ancona i minorenni (0-17 anni) alla fine dello scorso anno, erano 14.301 contro i 14.540 del 2020 (15.586 del 2019). Tutto questo senza nulla togliere alle altrettanto oggettive criticità assistenziali presenti e future ad Ancona come negli altri ambiti. Di qui la necessità, sulla quale tutti i presenti sono stati concordi, di riunire periodicamente il Comitato. Permettetemi ora alcune considerazioni finali. Le cose cambiano e si fanno più complesse. Alla complessità non si può rispondere con soluzioni semplici e istintive. Non è facile districarsi tra le norme contrattuali (ma questo è l’unico campo) per trovare la quadra al fine di garantire l’assistenza e la libera scelta. Non è facile cercare di armonizzare denatalità e numero di pediatri. Non è facile cercare di non perdere bambini oltre i sei anni ma nello stesso tempo mantenere una base larga sotto i sei anni garantendone la stabilità con un ricambio che deve fare i conti col numero delle nascite attuale. Ogni decisione avrà comunque un costo. L’obiettivo generale del consiglio provinciale FIMP Ancona è quello di uscire dalla attività lavorativa nel migliore dei modi possibili e di far entrare colleghi nel migliore dei modi possibili. Le due cose non possono essere disgiunte: soltanto in questo modo la pediatria potrà avere un futuro stabile, possibilmente di qualità, adeguata forza contrattuale per affrontare le sfide del cambiamento. E questo secondo me vale anche nell’ipotesi che si vada verso la distrettualizzazione e la dipendenza. Per conciliare tutti questi aspetti, a mio parere, non si può far altro che applicare lo strumento della lista separata o dell’allargamento temporaneo del massimale contestualmente a una oculata e programmata istituzione di zone carenti. I no personali e precostituiti senza considerare la complessità dell’intera situazione e soprattutto senza una proposta alternativa mettono in crisi tutto il sistema quando nel qui e ora e per il futuro a medio termine occorre un sforzo collettivo di partecipazione e condivisione di scelte. Infine il nuovo contratto collettivo è alle porte e tra le novità vene elenco alcune: 1. Massimale secco a 880 per ogni tipo di iscrizione a tempo indeterminato più 120 posti per le iscrizioni temporanee, i secondogeniti saranno iscrivibili in ogni caso. 2. Parte economica composta da un 70 % a quota fissa e un 30 % di quota variabile (praticamente 2-3 mila euro dell’attuale stipendio). La quota variabile non compare più sotto forma di prestazioni aggiuntive e bilanci di salute ma attraverso l’adesione e il buon esito di progetti obiettivo di gruppo tutti da definire. Un caro saluto a tutti da parte mia Ancona 9/03/2022 Dottor Mirco Grugnetti consigliere provinciale FIMP in carica Ex segretario e fondatore della FIMP Provinciale Ex segretario e fondatore della FIMP Regionale E tanti altri ex che non vale la pena qui ricordare |