Gentili colleghi, dovreste avere tutti ricevuto una email da parte dell'Ing. Giancarlo Conti della Regione Marche, nella quale si dava notizia che dal 1 Dicembre sarebbero stati operativi i nuovi Cataloghi delle prestazioni erogate dalla Regione Marche. Vorrei con la presente informarvi che il 1 Dicembre sono stati consegnati alle software house, nel nostro caso alla SO.Se.Pe per il programma JuniorBit, le quali per l'insertimento nel programma necessitano di due o tre settimane di tempo (la stessa cosa sta avvenendo anche per i programmi di gestione dei medici di famiglia). Quindi non preoccupatevi se ancora non avete visto nessun cambiamento. Come farete a capire quando vi verranno scaricati i nuovi Cataloghi? Andando a fare una prescrizione di un esame radiologico, le varie prestazioni sono scritte tutte in caratteri maiuscoli, mentre (se la So.Se.Pe. non le trasforma in lettere maiuscole) il nuovo Catalogo ha solo le prime lettere maiuscole, seguite da tutte altre lettere minuscole. Per esempio "RX piede sx" oppure "TC colonna dorsale". Quidi abbiate pazienza che forse prima di Natale 2019 la nuova versione sarà operativa. Passiamo ad un altro grande problema quello delle liste di attesa. Forse qualcuno di voi avrà visto uno spot pubblicitario, passato più volte sulle reti regionali, in cui si proclamava il totale annullamento delle liste di attesa. In qualita di vostro referente presso la Commissione Regionale della ricetta dematerializzata devo chairire cosa in maniera del tutto subdola vuole dire quello spot. Chiariamo innanzitutto che si parla (ma non viene assolutamente specificato nello spot) solamente dei primi accessi, cioè quella condizione per la quale si invia un paziente per la prima volta ad uno specialista o ad una struttura ospedaliera. Per i primi accessi la Regione Marche ha attivato quelle che vengono definite le "LISTE DI GARANZIA". Cosa sono? Quando il paziente od il genitore di un paziente si presentano al CUP, e sulla loro ricetta è richiesta una visita specialistica (sottolineo ancora solo se si tratta di un primo accesso) ed è assegnata una priorità, se il CUP non può dare al paziente un appuntameto nei limiti per es. per una "U" Urgente entro le 72 ore, l'impiegato deve prendere dei numeri di telefono al quale richaiamare l'interessato ed offrire lui successivamente, ma nei tempi programmati, una data ed una sede in cui effettuare la visita. Questo quindi vuole dire che se tu hai una priorità "P" ed in quel momento il CUP non ha una agenda con un posto per la tua visita, ti richiamerà dopo aver creato dei posti in più per soddisfare quella richiesta. Quanto sopra viene fatto perche altirmenti il paziente può rivolegersi ad una struttura privata e la Regione deve, per rispettare una legge dello Stato, rimborsare la vista "privata". Quindi alla Regione conviene di più pagare uno straordinario ad un suo specialista che pagare per intero una vista in una struttura privata.
Discorso del tutto diverso è quello che viene fatto per le visite successive alla prima, per le quali NON esiste nessuna lista i garanzia, e che come ben sapete per certe specialità vengono proposte scadenze anche dopo 2 anni. In questi casi se le domande sono maggiori dei posti..... le liste si allungano. Sembra che la Regione Marche stia puntando a far rientrare anche tutte le visite successive in un limite che non vada oltre l'anno, ma per adesso è solo una "buona intenzione" non messa in pratica. Avrete anche notato che l'Ing.Giancarlo Conti, nelle ultime righe della sua email, ribadiva che gli impiegati del CUP non devono mai rimandare a casa il genitore del pazientese se rilevano una inesattezza od una inevasibilità della nostra impegnativa dematerializzata. Io che spesso mi incontro in Regione con i responsabili dei CUP delle varie Aree Vaste, vi assicuro che i problemi che anche loro si trovano ad affrontare sono molteplici, agende senza posti per le prestazioni, casi nei quali possono dare prima un appuntameno se una visita è "P" rispetto ad una priorià più breve per la quale però hano esaurito i posti in agenda. Quindi non sempre gli impiegati del "front hoffice" hanno loro delle "colpe" ma l'importante che il responsabile di quel CUP prenda contatti con il Pediatra, senza rimandare in dietro i genitori, spiegando le ragioni per il rifiuto della richiesta. Passiamo all'ultimo fastidioso argomento, quello che vede gli specialisti ambulatoriali e colleghi ospedalieri, non effettuare le prescrizioni di esami, farmaci e visite successive alla prima le prenotazioni delle visite stesse, senza rimandare dal pediara la famiglia. Premetto che quando ciò accade dobiamo sempre effettuare una segnalazione agli indirizzi Info dematerializzata delle varie aree vaste, Ma, ad onore del vero, devo dirvi che alcuni specialisti hanno reali ed oggettive difficoltà ad effettuare tali prescrizioni, ci era stato detto in Regione che avrebbero avuto nel 2019 un programma per sempllificare dette operazioni, ma in questi giorni ci è giunta notizia che tutto verrà rinviato al mese di maggio 2020, quando un programma unico, che si intefaccerà con il FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) permetterà loro, con un solo, accesso di prescrivere le prestazioni che competono a loro. Quindi da parte nostra sgnaliamo sempre , ma portiamo ancora qualche mese di pazienza.
Spero con queste mie precisazioni di avervi dato un mano a comprendere il perché di tante situazioni che ci "disturbno" nello svolgimento della nostra quotidiana professione. Un cordiale saluto a tutti. Paolo Senesi |